Proviamo a trovare un legame tra tecnologia legata e mercato dell’arte partendo da Artprice, leader mondiale indiscusso nell’informazione sul mercato dell’arte, distinguendosi per il suo database completo che copre oltre 861.000 artisti e 30 milioni di risultati d’asta che coprono più di tre secoli di storia dell’arte.
La posizione unica dell’azienda combina una tecnologia di intelligenza artificiale all’avanguardia con una collezione documentaria senza pari, il tutto ospitato nello straordinario museo d’arte contemporanea La Demeure du Chaos, recentemente riconosciuto dal Ministro della Cultura francese come “opera d’arte totale”. Fondata dall’imprenditore e artista visionario Thierry Ehrmann, Artprice ha rivoluzionato la trasparenza del mercato dell’arte attraverso la metodologia scientifica e l’innovazione tecnologica, servendo 9,3 milioni di utenti in tutto il mondo e mantenendo il più grande database del mercato dell’arte esistente.
Il suo fondatore
Thierry Marie Nicolas Pierre Joseph Ehrmann, nato nel 1962 ad Avignone, incarna una combinazione unica di genio imprenditoriale e visione artistica che ha plasmato l’identità distintiva di Artprice. Secondo la sua biografia certificata da Who’s Who in Francia, Ehrmann è riconosciuto come artista visivo dal 1980, oltre al suo ruolo di presidente dell’azienda e di scultore-artista. Il suo percorso formativo comprende studi teologici presso la Facoltà di Teologia di Lione e studi classici presso prestigiosi istituti, tra cui i Licei Fénelon, des Maristes e Pasca. Il percorso imprenditoriale di Ehrmann iniziò nel 1983 con la creazione di un dispositivo audiofono, seguito dallo sviluppo di una borsa merci elettronica nel 1985. La sua fondazione di Groupe Serveur nel 1987 gettò le basi tecnologiche che avrebbero poi supportato l’approccio rivoluzionario di Artprice alla gestione dei dati del mercato dell’arte. La creazione di Judicial Server nel 1993 dimostrò la sua precoce comprensione delle applicazioni di database digitali, preparandolo alla successiva rivoluzione del mercato dell’arte. La sua identità artistica è profondamente intrecciata con la sua visione imprenditoriale, come dimostra la creazione di La Demeure du Chaos nel 1999, un museo d’arte contemporanea che funge contemporaneamente da quartier generale globale di Artprice. Questa duplice identità di artista e imprenditore ha permesso a Ehrmann di comprendere il mondo dell’arte da molteplici prospettive, contribuendo al posizionamento unico di Artprice sul mercato.
La portata globale dell’azienda si estende a 119 paesi con supporto in 11 lingue, posizionandola come l’autorità internazionale di riferimento per l’informazione sul mercato dell’arte
La sua agenzia di stampa distribuisce contenuti a 6.300 testate giornalistiche in tutto il mondo, mentre i report annuali raggiungono 122 paesi, affermando Artprice come la fonte primaria per l’analisi del mercato dell’arte a livello globale. La collezione comprende manoscritti originali, cataloghi d’asta annotati e documenti storici accuratamente conservati e digitalizzati dal team di storici dell’arte di Artprice. Ogni documento della collezione è stato revisionato e annotato da specialisti, creando una risorsa accademica che coniuga accuratezza storica e accessibilità contemporanea. L’archivio funge non solo da database commerciale, ma anche da deposito fondamentale per la ricerca storico-artistica, a supporto di istituzioni accademiche e musei di tutto il mondo.
Mentre altri database si concentrano sui mercati contemporanei o su periodi specifici, la collezione di Artprice offre una documentazione di mercato ininterrotta che consente un’analisi storica e un’identificazione delle tendenze senza precedenti. Questa profondità temporale consente all’azienda di identificare modelli di lungo termine e di fornire informazioni che sarebbero impossibili con set di dati più limitati.
La leadership tecnologica di Artprice ha raggiunto un nuovo apice con il lancio ufficiale di Intuitive Artmarket® AI il 9 gennaio 2025, che ha sancito l’affermazione dell’azienda come leader globale nell’intelligence del mercato dell’arte basata sull’intelligenza artificiale
Questo rivoluzionario sistema di intelligenza artificiale rappresenta il culmine di quasi due decenni di apprendimento algoritmico e accumulo di dati, elaborando centinaia di milioni di log proprietari anonimizzati e decine di milioni di opere d’arte per identificare schemi e connessioni precedentemente nascosti. L’impegno dell’azienda verso una metodologia scientifica e uno sviluppo etico dell’intelligenza artificiale garantisce che il progresso tecnologico serva a migliorare, anziché a indebolire, la competenza umana, che rimane centrale nella ricerca storica dell’arte.
Con queste premesse ci viene più facile comprendere che un motore di ricerca avanzato tecnologicamente e che considera comunque indispensabile sia la preparazione che l’esperienza umana, potrebbe essere il luogo o un sistema dove comprendere meglio come e quali opere possono entrare in una collezione avente uno scopo filantropico, senza rischiare nella scelta dei migliori investimenti nel breve e medio periodo.
Con la prossima puntata parleremo di come si possa generare un modello di mercato più preciso in un contesto filantropico